Pubblicità…regresso: cibi dannosi in tv in prima serata

L’obesità e tutte le patologie legate all’alimentazione incongrua, dipendono ovviamente dalle cattive abitudini alimentari del singolo individuo, ma anche dai messaggi che quotidianamente ci bombardano, dai giornali ai cartelloni pubblicitari, riviste e soprattutto televisione e radio. Indipendentemente dal canale scelto, le pubblicità di cibi non adatti ad una corretta nutrizione, quando non appartenenti al cosiddetto “cibo spazzatura”, sono sempre presenti nelle ore di maggiore ascolto/visione. Un team di ricercatori ha svolto una interessante analisi, a livello mondiale, dei cibi considerati non corretti nella fascia oraria più importante, nelle trasmissioni in prima serata. Sono state analizzate le pubblicità proposte negli USA, in Cina e a Singapore, per un totale di più di mille ore di trasmissioni. Nonostante le ovvie e a volte notevoli differenze culturali ed economiche, in tutti i casi le pubblicità invitavano al consumo di cibi non considerati sani. Gli autori fanno notare come la pubblicità di questi cibi non sia regolamentata, praticamente in tutto il mondo, portando notevole danno a qualunque tentativo di impostare corrette abitudini alimentari da parte dei vari governi o organizzazioni.

Yeo SL, Shin W, Lwin M, et alAre Primetime Diets Congruent With Dietary Recommendations? Content Analyses of Food Advertisements in the United States, China, and Singapore. Global Health Communication 2017 Feb, 2(1):30-38.