Restrizione folica e cancro del seno

Un recente studio in vitro, condotto su linee cellulari di cancro del seno, ha valutato la comparsa e la progressione della malattia riducendo l’apporto di folati. Nelle cellule nutrite senza folati, si sono osservate differenze significative per quello che riguarda alcuni parametri, in particolare inibizione della glicolisi e inibizione di alcuni momenti fondamentali di crescita del cancro: proliferazione, migrazione e invasione. Rispetto alle cellule di controllo, quindi, la restizione totale dai folati ha mostrato un notevole effetto protettivo contro l’aggressività del cancro del seno.

La tipologia di cellule testata comprendeva tre varianti, con diverse risposte alla crescita tumorale: non invasivo (E-Wnt), invasivo ma minimamente metastatico (M-Wnt), altamente metastatico (metM-Wntliver).  Gli effetti inibitori sopra descritti, sono stati accompagnati da alterati livelli di diversi enzimi metabolizzanti i folati, indicando quindi una doppia possibile azione, legata ad una minore biodisponibilità di folati ed un alterato metabolismo folico.

Ashkavand Z, O’Flanagan C, Hennig M, et al: Metabolic Reprogramming by Folate Restriction Leads to a Less Aggressive Cancer Phenotype.Mol Cancer Res. 2017 Feb;15(2):189-200.